La seconda edizione di Cibus Connect, svoltasi a Parma il 10 e 11 Aprile, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare in collaborazione con ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, si è chiusa tra la piena soddisfazione delle aziende espositrici.
Ha giovato a Cibus Connect la vicinanza con Vinitaly e con il Salone del Mobile di Milano portando a Parma numeri importanti, 22mila operatori commerciali, 700 e oltre aziende alimentari espositrici, mille marchi e 500 nuovi prodotti. 10mila buyers di cui ben 3mila provenienti dall’estero.
Allestita negli anni dispari come formula smart della fiera Cibus, ha debuttato nel 2017 ed è giunta quest’anno alla sua seconda edizione, raddoppiando le sue numeriche.
“Il gradimento da parte degli operatori verso data e formula del Cibus degli anni dispari è stato elevatissimo ma non ci ha sorpreso. Una standardizzazione dei moduli espositivi, una durata ridotta e una rigorosa selezione dei visitatori – ha commentato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – non poteva che venire incontro alle esigenze dei nostri espositori. Così come una calendarizzazione armonizzata rispetto a Vinitaly e al Salone del mobile che ha consentitoagli operatori esteri di visitare in pochi giorni le più grandi fiere italiane del vino, del food e del forniture”.
Grande interesse per la presenza delle startup alimentari, realizzate da giovani imprenditori, che hanno presentato le loro proposte nell’area Food Vision Lab, allestita da Future FoodInstitute e Federalimentare in collaborazione con ICE Agenzia, Cibus e Credit Agricole. Le nuove proposte sono state illustrate anche nel convegno “ItalianFoodStartups – The power of innovation”. Tra queste l’olio spalmabile della cosentina Reolì, un olio al 100% vegetale ottenuto senza alcun processo chimico, ma grazie al solo abbassamento della temperatura.
La rilevante quantità di nuovi prodotti in esposizione a Cibus Connect conferma l’impegno dell’industria alimentare italiana a reinterpretare la tradizione gastronomica del Paese, adattandola alle richieste dei consumatori.
Nel comparto pasta molte le novità sopratutto nelle farine: la pasta senza glutine con farina di lenticchie e riso; i fusilli con farina di piselli verdi; la pasta di riso e cavolo verde riccio. E ancora: la farina di goji e la farina di moringa; la piadina funzionale con Beta- glucani dell’avena che riducono il colesterolo; la pizza al cavolfiore biologico; il puree di frutta; la birra ambrata al tartufo; i filetti di tonno con curcuma e pepe nero. Numerose le novità anche nei settori del lattiero caseario e dei salumi: lo yogurt vegetale bio da riso integrale; i formaggi con curcuma; la burrata affumicata, il prosciutto antibiotic free; il prosciutto di Parma da allevamenti senza antibiotici.
Cibus Connect non è stata solo esposizione di prodotti, ma l’incontro di tutta la filiera agroalimentare, per far sì che le tematiche d’interesse siano approfondite e delineate quindi le strategie commerciali future.
A margine di Cibus Connect è stato siglato un Memorandum of Understanding tra Federalimentare, Cibus e FMI (Food Marketing Institute) che sarà rilevante nelle azioni di internazionalizzazione con gli USA soprattutto, ma non solo, in termini di incoming.